Intervento del Primo Presidente, dott. Giovanni Canzio, per la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2017.


 

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4. Il fenomeno migratorio

L’aumento crescente dei flussi migratori sta producendo un impatto notevole sulla giurisdizione, innanzitutto su quella di merito. Le Corti di appello denunziano un incremento esponenziale dei procedimenti legati all’ingresso di migranti, molti dei quali richiedenti protezione internazionale, insieme con la presenza di migliaia di minori non accompagnati. Il fenomeno, nella sua complessità, pone problemi di natura umanitaria, culturale, economica e sociale. Ma esso ha anche ripercussioni considerevoli a carico dell’amministrazione della giustizia, sia per la gravosa gestione dei procedimenti, che richiedono un numero crescente di magistrati, personale e ausiliari (sottratti agli altri affari), sia per gli alti costi che comporta.

Da un lato, si rileva l’esigenza di un’urgente ridefinizione delle relative procedure in termini di semplificazione e accelerazione. Dall’altro, quanto al reato di immigrazione clandestina, si ribadisce l’inefficacia della risposta penale, laddove la configurazione di un illecito e di sanzioni amministrative, fino all’espulsione, darebbe risultati più concreti.

 

5. Il terrorismo internazionale

Particolare preoccupazione desta il terrorismo di matrice islamica che, con sanguinosi e ripetuti attentati, ha cagionato numerose vittime innocenti fra la popolazione civile e rappresenta una minaccia per la sicurezza dei cittadini, per i valori delle società democratiche, per i diritti e le libertà individuali.

Per affrontare questa terribile minaccia è necessario perseguire una strategia di dimensione internazionale, diretta ad assicurare adeguate misure di polizia e di prevenzione, rafforzare il coordinamento investigativo (anche con l’istituzione della Procura europea), approntare un efficace sistema repressivo, fino a configurare gli atti di violenza terroristica come crimini contro l’umanità.

A tal fine, i contrasti giurisprudenziali su alcuni aspetti della normativa devono essere chiariti con urgenza dalla Cassazione, che è chiamata a offrire soluzioni coerenti per le relative questioni. È altresì indispensabile evitare la radicalizzazione di posizioni fondamentaliste che si nutrono di una pervasiva attività di propaganda, proselitismo e reclutamento, sia attraverso il web che nelle carceri. E, poiché l’ambiente carcerario favorisce l'indottrinamento dei più giovani, solo attraverso un trattamento carcerario umano e finalizzato all’integrazione può attenuarsi, almeno in parte, il rischio di pericolosi integralismi.

 

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