Indice di recerca: Regolarizzazione/Sanatoria - Regolarizzazione ex legge 102/2009

Sono state trovate 119 decisioni - Pagina 1 di 12

4/3/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’iniziativa del procedimento di emersione è rimessa dall’art. 1-ter della legge 102/2009 al datore di lavoro. Ne segue che, ove il datore di lavoro dimostri il suo disinteresse per il buon esito del procedimento, l’Amministrazione non può concluderlo con un provvedimento finale favorevole all’emersione del lavoratore straniero. È pertanto legittima, trattandosi di atto vincolato, l’archiviazione del procedimento per il rilascio del permesso di soggiorno disposta dal Questore conseguentemente al rigetto dell’istanza di emersione da parte dello Sportello unico a causa della manca...
TAR Lazio, sez. I ter, 4 marzo 2020, n. 2852

3/2/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
1. Legittimato attivo ad avviare il procedimento di emersione del lavoro irregolare ex art. 1-ter, l. 102/2009 è solo il datore di lavoro; nondimeno, in considerazione degli effetti che detta procedura produce nella sfera soggettiva del lavoratore straniero interessato, a questi deve riconoscersi – secondo il principio di cui all’art. 24, Cost. – la legittimazione ad agire in sede giurisdizionale avverso il provvedimento lesivo del proprio interesse legittimo all’emersione dal sommerso.2. La segnalazione dello straniero nel SIS vincola la discrezionalità dell’Amministrazione, precl...
TAR Puglia, sez. II, 3 febbraio 2020, n. 138

24/2/2017 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È inammissibile la questione di legittimità costituzionale, sollevata, in riferimento all’art. 3 della Costituzione, degli artt. 4, comma 3, e 5, comma 5, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), nella parte in cui non consente alla pubblica amministrazione di rilasciare il permesso di soggiorno al cittadino extracomunitario, che abbia ottenuto la regolarizzazione della propria posizione lavorativa irregolare, ai sensi dell’art. 1-ter del d.l. 1 luglio 2009, n. 78 (Provvedime...
Corte costituzionale, 24 febbraio 2017, n. 45

12/1/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Premesso che la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale l’art. 1-ter comma 13 c) del d.l. 1 luglio 2009 n. 78, nella parte in cui fa derivare automaticamente il rigetto della istanza della regolarizzazione del lavoratore extracomunitario dalla condanna per uno dei reati previsti dall’art. 381 c.p.p., senza prevedere che l’amministrazione accerti in concreto l’esistenza di una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato, detto principio è certamente applicabile all’ipotesi di rinnovo del permesso di soggiorno, per l’argomento a fortiori: se il divieto di...
Consiglio di Stato, sez. III, ord. 12 gennaio 2017, n. 73

27/10/2016 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Sotto il profilo procedurale, ai fini della positiva notifica del ricorso al Tar avverso il decreto con cui l’Ufficio territoriale del Governo respingeva l’istanza di emersione di lavoro irregolare del cittadino extracomunitario, lo straniero, residente all’estero, gode del termine più lungo di 90 giorni previsto dall’art. 41, comma 5, c.p.a. Nel merito, è illegittimo il rigetto dell’istanza di emersione di lavoro irregolare del cittadino extracomunitario, motivato sul rilievo che l’interessato non sarebbe stato impiegato dal datore di lavoro come domestico, ma in lavori agricoli...
Consiglio di Stato, sez. III, 27 ottobre 2016, n. 4511

27/5/2016 - Italiana - Amministrativo - TAR
Va annullato il provvedimento di rifiuto dell’istanza di emersione dal lavoro irregolare ex l. n. 102/2009, con la motivazione che, pur essendo stato convocato per il perfezionamento della pratica, l’interessato non si è presentato. Infatti, tale provvedimento non è stato notificato al lavoratore straniero, il quale l’ha conosciuto solo a seguito di istanza di accesso agli atti. Secondo costante giurisprudenza, l’atto col quale la p.a. dispone l’archiviazione della pratica di regolarizzazione per mancata presentazione delle parti, senza aver provveduto a notificare per tempo l’av...
Tar Toscana, sez. II, sent. n. 901 del 27 maggio 2016

22/3/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di opposizione a decreto di espulsione, l’obbligo dell’autorità procedente di tradurre la copia del provvedimento nella lingua nazionale dello straniero o in altra lingua a lui nota può essere derogato nella sola ipotesi in cui detta autorità attesti e specifichi le ragioni tecnico-organizzative che abbiano impedito tale operazione e abbiano imposto, pertanto, la traduzione nelle lingue veicolari (inglese, francese e spagnolo); siffatto obbligo viene meno quando il giudice di merito abbia accertato, con motivazione immune da vizi logici e giuridici, la comprovata conoscenza dell...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 5642 del 22 marzo 2016

16/11/2015 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
È rilevante e non manifestamente infondata la q.l.c. del combinato disposto degli artt. 4, co. 3, e 5, co. 5, TUI, nella parte in cui dette norme non consentono alla questura di rilasciare il permesso di soggiorno in favore di un cittadino non Ue condannato per un reato in materia di stupefacenti (art. 73, comma 5, del d.P.R. n. 309 del 1990 e quindi automaticamente ostativo) mentre si era vista regolarizzata la propria posizione lavorativa irregolare ex art. 1-ter , d.l. n. 78/2009, conv. in l. n. 102/2009, in quanto per quella finalità lo stesso reato, rientrante nel novero dei reati previ...
Tar Piemonte, sez. II, ord. n. 15 del 16 novembre 2015

26/5/2015 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È confermato in appello il diniego di rinnovo del pds per motivi di attesa occupazione. Infatti, in relazione al rilascio di tale titolo di soggiorno, la p.a. deve valutare, sulla base delle vicende pregresse e delle informazioni acquisite in ordine alle aspettative e capacità di lavoro dello straniero, la possibilità che egli entro il periodo concesso venga a disporre di un reddito adeguato derivante da fonti di sostentamento lecite. Inoltre, alla scadenza del pds per motivi di lavoro, non è sufficiente che lo straniero risulti iscritto al collocamento affinché gli spetti il rilascio del...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 2645 del 26 maggio 2015

17/2/2015 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In riforma della sentenza di primo grado va annullato il diniego di emersione da lavoro irregolare, diniego motivato dalla circostanza per la quale l’interessato risultava condannato per reati in materia di stupefacenti. Infatti, alla luce della recente sentenza n. 32 del 2014 con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità di due articoli della legge n. 49 del 2006 e la conseguente rimozione delle modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. n. 309 del 1990, con il conseguente ripristino della previgente dicotomia sa...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 809 del 17 febbraio 2015